Ristrutturazione Alpe Fraccia

Affascinante teatro di antiche vicende pastorali e venatorie nel cuore della Valle Albano, l’Alpe di Fraccia torna a rivivere una nuova era di splendore. Si tratta di una piccolo ma superdo baluardo di una società intensamente legata ai valori della montagna altolariana, , miseramente destinato al crollo, assorbito dall’incombente bosco di Fraccia. Il merito di aver sottratto questo manufatto all’incuria del tempo va ai cacciatori del CAC Alpi Comasche, che lo scorso mese di luglio - per volontà e a spese del Comitato di Gestione, vi hanno profuso decine di giornate di lavoro. Ora l’ex alpeggio, su concessione

ventennale del Comune di Garzeno quale proprietario dell’immobile, data la sua posizione strategica (è posta sul confine dell’Oasi della Valle Albano, dal 2007 anche Parco Locale di Interesse Sovraccomunale), sarà utilizzato dai soci del CAC Alpi Comasche e simpatizzanti quale base d’appoggio nell’ambito delle attività di gestione venatoria in alta Valle Albano, con particolare riferimento ai censimenti della tipica fauna alpina ed ai miglioramenti ambientali a fini faunistici. 

 

 

 

Il C.A.C., presso l'Alpe Fraccia, ha posato una targa in memoria dell'Amico Piero Carlo Vezzoli, socio cacciatore e grande lavoratore scomparso per un incidente sul lavoro, che ha contribuito in modo determinante e fruttuoso alla ristrutturazione di questo alpeggio. Ecco alcuni momenti di quella giornata: